giovedì 11 luglio 2013

Serie D (fase Interreg.)

Bruzia e Barcellona appaiate al 1° posto approdano alla D.
Trionfa in terra pugliese il Bruzia CT . Centrato uno degli obiettivi più importanti dell’anno : l’accesso alla fase finale di Serie D. Difficile, ardua, l’impresa compiuta dal sestetto formato da capitan Gentile sn, Gentile Jr., Colella, Pellegrino, Piscopo e il presidentissimo Tricoli. Gli stessi avevano già ben figurato in Coppa Italia tra le big di A e B (l’unica squadra di D ad essersi qualificata); la squadra usci a testa alta vendendo cara la pelle e perdendo di misura con compagini tecnicamente superiori, ma solo di misura. 
A Foggia dunque per giocarsi la qualificazione alla fase finale sfiorata lo scorso anno per un solo punto. Ai nastri di partenza oltre al Bruzia, Taranto, Foggia, Reggio C., Siracusa, Vibo, Messina e Barcellona P.G. con la prima e l’ultima date per favorite, ma con i padroni di casa (Foggia) veri outsider. Messina e Siracusa hanno fatto un po da ago della bilancia, qualche risultato a sorpresa che ha destabilizzato gli equilibri, ma soprattutto le certezze. Una fase interregionale che ha visto protagoniste almeno 5 squadre, non ultima l’ACT  Reggio C.
La cronaca
      Esordio con il botto per il Bruzia contro il Taranto, è un poker (4-0) firmato da Tricoli, Colella, Pellegrino e  il neo acquisto Piscopo. Più difficile del previsto la pratica Messina (3-0), non inganni il tondo risultato, si è dovuto sudare per avere ragione dei giallorossi. In difficoltà Piscopo, alla fine del primo tempo è stato sostituito dal piccolo Ernesto che getta la zampata suggellando il risultato contro l’ostico Ielapi G.   medesimo risultato contro i cugini dell’Atletico Vibo (3-0) con Piscopo, Pellegrino e Tricoli sugli scudi.
Improvviso ed inaspettato stop dei bruzi con gli aretusei. Il Siracusa sgambetta i lupi, 1-2 il finale. Una sconfitta che scuote gli animi, che nasce male e finisce peggio, fa crollare le certezze a qualcuno già cullatosi sugli allori. I pali collezionati sui quattro campi non valgono come i gol ed allora è sconfitta. Il presidente chiama a raccolta i suoi ed esige si riprenda quota.  Cauti nello scontro con i cugini di Reggio C quasi decisivo per il prosieguo del campionato. La tensione sale e la paura di subire, ma soprattutto la paura di scivolare ancora, getta nel panico i rossoblu. Alla fine  Bruzi si “accontentano” di un pari. Un 2-2 che ci sta tutto e poteva finire anche peggio! Anche i reggini puntano alla vittoria finale. Il pari ridà fiducia ai bruzi e nello scontro con i diavoletti di Foggia si gioca il tutto per tutto: è il match clou. I rossoneri infatti, approfittando della sconfitta del bruzia prima e del pareggio con Reggio poi, sono saldamente in vetta alla a classifica con due punti di vantaggio. I lupi Bruzi tirano fuori le zanne e alla fine è trionfo. 2-1 il finale con vittoria decisiva del piccolo Ernesto Gentile che liquida l’avversario, sulla carta più titolato, un certo Curato, semifinalista Open alla Coppa Italia. L’altro punto lo regala Pellegrino che liquida la pratica Scarduelli. Sopra di un punto, ora, i bruzi si giocano tutto con il Barcellona P.G. anche loro a quota 13 e coinquilini in classifica. Basterebbe un pari, ma attenzione al Reggio che vincendo contro Messina, in caso di sconfitta dei Bruzi, passerebbe alla fase finale per differenza reti. Rischia anche il Barcellona che in caso di vittoria del Messina su Reggio avrebbe la meglio sui conterranei. Partita al cardiopalma, a conti fatti anche una sconfitta di misura dei lupacchiotti non comprometterebbe l’accesso. Si chiude il primo tempo con il Bruzia in vantaggio per 2-1. A dieci dal termine della gara però è il Barcellona che è in vantaggio, Colella e Tricoli sono sotto contro i rispettivi avversari, Gentile Ernesto vince e capitan Gentile è in parità contro capitan La Torre. Fiammata finale del capitano rossoblu che chiude la gara con un 3-2 finale. Lo scontro con Barcellona finisce 2-2 ed entrambi volano felicemente a braccetto a pari punti che tradotto significa fase finale di Serie D a Chianciano.   

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