Bruzia e Barcellona appaiate al 1° posto approdano alla D.
Trionfa in terra pugliese il Bruzia CT . Centrato uno degli
obiettivi più importanti dell’anno : l’accesso alla fase finale di Serie D.
Difficile, ardua, l’impresa compiuta dal sestetto formato da capitan Gentile
sn, Gentile Jr., Colella, Pellegrino, Piscopo e il presidentissimo Tricoli. Gli
stessi avevano già ben figurato in Coppa Italia tra le big di A e B (l’unica
squadra di D ad essersi qualificata); la squadra usci a testa alta vendendo
cara la pelle e perdendo di misura con compagini tecnicamente superiori, ma
solo di misura.
A Foggia dunque per giocarsi la qualificazione alla fase
finale sfiorata lo scorso anno per un solo punto. Ai nastri di partenza oltre
al Bruzia, Taranto, Foggia, Reggio C., Siracusa, Vibo, Messina e Barcellona
P.G. con la prima e l’ultima date per favorite, ma con i padroni di casa
(Foggia) veri outsider. Messina e Siracusa hanno fatto un po da ago della
bilancia, qualche risultato a sorpresa che ha destabilizzato gli equilibri, ma
soprattutto le certezze. Una fase interregionale che ha visto protagoniste
almeno 5 squadre, non ultima l’ACT
Reggio C.
La cronaca
Esordio
con il botto per il Bruzia contro il Taranto,
è un poker (4-0) firmato da Tricoli, Colella, Pellegrino e il neo acquisto Piscopo. Più difficile del
previsto la pratica Messina (3-0),
non inganni il tondo risultato, si è dovuto sudare per avere ragione dei
giallorossi. In difficoltà Piscopo, alla fine del primo tempo è stato
sostituito dal piccolo Ernesto che getta la zampata suggellando il risultato
contro l’ostico Ielapi G. medesimo risultato contro i cugini dell’Atletico Vibo (3-0) con Piscopo,
Pellegrino e Tricoli sugli scudi.
Improvviso ed inaspettato stop
dei bruzi con gli aretusei. Il Siracusa
sgambetta i lupi, 1-2 il finale. Una sconfitta che scuote gli animi, che nasce
male e finisce peggio, fa crollare le certezze a qualcuno già cullatosi sugli
allori. I pali collezionati sui quattro campi non valgono come i gol ed allora
è sconfitta. Il presidente chiama a raccolta i suoi ed esige si riprenda
quota. Cauti nello scontro con i cugini
di Reggio C quasi decisivo per il
prosieguo del campionato. La tensione sale e la paura di subire, ma soprattutto
la paura di scivolare ancora, getta nel panico i rossoblu. Alla fine Bruzi si “accontentano” di un pari. Un 2-2 che
ci sta tutto e poteva finire anche peggio! Anche i reggini puntano alla
vittoria finale. Il pari ridà fiducia ai bruzi e nello scontro con i diavoletti
di Foggia si gioca il tutto per
tutto: è il match clou. I rossoneri infatti, approfittando della sconfitta del
bruzia prima e del pareggio con Reggio poi, sono saldamente in vetta alla a
classifica con due punti di vantaggio. I lupi Bruzi tirano fuori le zanne e
alla fine è trionfo. 2-1 il finale con vittoria decisiva del piccolo Ernesto
Gentile che liquida l’avversario, sulla carta più titolato, un certo Curato,
semifinalista Open alla Coppa Italia. L’altro punto lo regala Pellegrino che
liquida la pratica Scarduelli. Sopra di un punto, ora, i bruzi si giocano tutto
con il Barcellona P.G. anche loro a
quota 13 e coinquilini in classifica. Basterebbe un pari, ma attenzione al
Reggio che vincendo contro Messina, in caso di sconfitta dei Bruzi, passerebbe
alla fase finale per differenza reti. Rischia anche il Barcellona che in caso
di vittoria del Messina su Reggio avrebbe la meglio sui conterranei. Partita al
cardiopalma, a conti fatti anche una sconfitta di misura dei lupacchiotti non
comprometterebbe l’accesso. Si chiude il primo tempo con il Bruzia in vantaggio
per 2-1. A dieci dal termine della gara però è il Barcellona che è in vantaggio,
Colella e Tricoli sono sotto contro i rispettivi avversari, Gentile Ernesto
vince e capitan Gentile è in parità contro capitan La Torre. Fiammata finale
del capitano rossoblu che chiude la gara con un 3-2 finale. Lo scontro con
Barcellona finisce 2-2 ed entrambi volano felicemente a braccetto a pari punti
che tradotto significa fase finale di Serie D a Chianciano.
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